giovedì 9 gennaio 2014

Web Marketing 2014. Targhettizzazione e social media.

Web Marketing


Web Marketing 2014. Finito il 2013 all’insegna di alcuni cambiamenti preconizzati per quel che riguarda il marketing, nuove tendenze accolgono l’anno che viene. Tre in particolare segneranno il 2014, almeno secondo quanto fatto circolare da Turn, la piattaforma software di marketing e analytics per soluzioni tecnologiche sempre più innovative. A farsene portavoce, attraverso il blog, sono stati Paul Alfieri, vicepresidente del marketing della suddetta piattaforma, e Pierre Naggar, amministratore delegato EU sempre di Turn. Le tendenze cui si andrà incontro sono, dunque, la pubblicità multicanale, i percorsi personalizzati e l’acquisto programmatico. Web Marketing

La pubblicità ha come scopo principale raggiungere il maggior numero di clienti, se però li si può raggiungere attraverso più supporti e dispositivi, abbandonando il vecchio metodo del singolo canale, questo è ancora meglio. Le nuove tecnologie servono proprio a questo: offrire ciò che ci può essere di interessante per i consumatori ovunque. Come riportato dal Global Digital Audience Report di ottobre questa strategia (chiamata cross-channel advertising) sta ottenendo grandi successi: col multicanale infatti si hanno miglioramenti considerevoli e un aumento del ROI pubblicitario del 300%, oltre a un tasso di conversione superiore al 24% rispetto al singolo canale.


Ma non sono solo le nuove tecnologie a portare dei miglioramenti considerevoli al marketing: i dati infatti continuano a rivestire un ruolo principale, anche se è in trasformazione il tipo di dato analizzato, le modalità e soprattutto i tempi. Le offerte in tempo reale ad esempio che già hanno segnato un incremento di investimento nel 2013 (circa un quinto della spesa pubblicitaria complessiva) tenderanno ad aumentare di quasi un quarto. Questo perché riuscire a seguire le esigenze e i desideri del proprio pubblico, creando dei percorsi sempre più personalizzati, diventa un valore aggiunto del prodotto che si vuole pubblicizzare. Ma non solo.


Nel 2014 ci sarà un ampliamento dell’influenza che ha l’acquisto programmatico sul marketing: anche se si assiste già all’utilizzo di piattaforme di elaborazione e gestione dei dati per capire le preferenze degli utenti e creare una comunicazione per il branding personalizzata, la chiave di volta, per queste nuove campagne pubblicitarie, sarà data dai social media. Per questo i dati raccolti attraverso i social media, uniti alle altre informazioni di marketing, serviranno a sviluppare nuovi processi in cui l’approccio programmatico diretto sarà più forte. La prima conseguenza di questa strategia sarà la nascita di campagne pubblicitarie sempre più sofisticate e targettizzate.


 



Web Marketing 2014. Targhettizzazione e social media.

venerdì 3 gennaio 2014

Sviluppo reti in franchising

Sviluppo reti in franchisingUn pacchetto servizi unico in Italia per lo sviluppo reti in franchising rapido, vincente e sicuro.


Un esclusivo pacchetto di servizi per la generazione di leads, la selezione di affiliati e lo sviluppo di reti.Nasce dalla sinergia di competenze altamente specializzate nel settore del franchising e del web marketing, per rispondere alle esigenze di recruiting dei franchisor più qualificati.


D.I.F. è una struttura di promozione e sviluppo di franchisor italiani e internazionali che ha effettuato più di un centinaio di interventi consulenziali dal 1996 ad oggi. Ha all’attivo più di 1.500 affiliazioni effettuate per conto delle sue aziende clienti.


La profonda conoscenza dei meccanismi della formula e la verifica costante delle necessità del mercato del franchising hanno portato alla collaborazione con CRM Service e CEOL Co. Ltd Dublino, aziende operative nella comunicazione via web coordinate per l’Italia da Giovanni Zappalà, e alla realizzazione di Nitro Franchising.


COME FUNZIONA

* Check up free: analisi gratuita della tua filiera di accoglienza

* Messa a punto del kit di vendita: più efficace e a norma di legge

* Identificazione del profilo ideale del tuo candidato

* Piano di comunicazione di recruiting e di branding personalizzato

* Generazione di contatti qualificati

* Gestione del candidato fino alla firma del contratto


I VANTAGGI

* Recruiting mirata al target e al territorio di interesse

* Ottimizzazione del tuo budget di comunicazione

* Costi certi e commisurati ai tuoi obiettivi di crescita

* Metodologie e strumenti all’avanguardia e a norma di legge

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* Dal contatto al contratto senza rischi e senza costi fissi


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Sviluppo reti in franchising

giovedì 2 gennaio 2014

Google punta sulla promozione del made in Italy

google_italiaBisogna partire dal presupposto che ormai viviamo nell’era di Internet. Sono sempre di più le persone nel mondo che hanno accesso a questo servizio, la maggior parte delle quali lo utilizzano parecchie ore al giorno. Per tale motivo si deve porre l’accento sul web marketing, vale a dire la pubblicità sulla rete. Tutte le aziende dovrebbero approfittare di questa opportunità per due motivi principali: facendolo si acquista visibilità mondiale e, al contrario, non facendolo si diventa quasi completamente invisibili. Eric Schmidt, l’Esecutive Chairman di Google, recentemente, in una conferenza tenuta a Roma, ha affermato che Google in Italia si impegnerà nella creazione di una “Italian Valley” allo scopo di dare la giusta rilevanza in tutto il pianeta al Made in Italy. Il piano d’azione di Schmidt, nella realizzazione del quale si impegnerà in prima persona, prevede 3 punti: portare su internet tutti i prodotti dell’eccellenza italiana; portare la conoscenza del digitale all’interno delle aziende; favorire la crescita della nostra nazione grazie allo sviluppo economico ed all’occupazione soprattutto giovanile. Il Country Director di Google Italy, Fabio Vaccarono, ha precisato che il nuovo ambiente in cui devono muoversi le aziende e i consumatori è proprio la rete. Viviamo, dunque, quella che presso Google è nota come Generation C perché racchiude quattro parole che iniziano con la C: Creation, Curation, Connection e Comunity. Insomma, i quattro principi di base nella condivisione di contenuti e nell’interazione con gli utenti. Ma le opportunità date dal digitale sono infinite e i canali comunicativi numerosissimi e bisogna sapere come muoversi in questo immenso mare che è la rete. La cosiddetta fase di “evangelizzazione” può ritenersi completata, adesso è il momento di passare all’azione. Uno dei mezzi maggiormente diffusi nella promozione dei brand è Youtube. Questo perché sulla piattaforma, che ha 8 anni di vita, ogni minuto vengono caricati un numero elevato di video per un ammontare di 100 ore complessive, mensilmente sono 6 miliardi le ore viste e frequentano il sito 1 miliardo di utenti unici. Questi numeri da capogiro per un’azienda significano un’occasione imperdibile. Secondo AdAge, i 100 Best Global Brands hanno tutti il proprio canale su Youtube. Inolte, secondo la società americana Pixability, che si occupa proprio di video marketing, la crescita di queste aziende è esponenziale con un aumento di circa il 73% di anno in anno. Anche in Italia si sono registrati svariati comportamenti in questa ottica. Infatti, 35 aziende appartententi alla top 50 usano Youtube per diffondere video pubblicitari. Questa scelta, oltre ad avere un impatto maggiore sull’utente, risulta anche più economica rispetto ai costi della pubblicità tradizionale. Non resta, quindi, che aspettare che tutte le aziende inizino a sfruttare a pieno internet, questo potentissimo mezzo di cui nessuno riesce a fare più a meno.


Articolo pubblicato da Giovanni Zappalà


2 gennaio 2014


Redazione CRM Service


© Riproduzione vietata



Google punta sulla promozione del made in Italy

Google punta sulla promozione del made in Italy

google_italiaBisogna partire dal presupposto che ormai viviamo nell’era di Internet. Sono sempre di più le persone nel mondo che hanno accesso a questo servizio, la maggior parte delle quali lo utilizzano parecchie ore al giorno. Per tale motivo si deve porre l’accento sul web marketing, vale a dire la pubblicità sulla rete. Tutte le aziende dovrebbero approfittare di questa opportunità per due motivi principali: facendolo si acquista visibilità mondiale e, al contrario, non facendolo si diventa quasi completamente invisibili. Eric Schmidt, l’Esecutive Chairman di Google, recentemente, in una conferenza tenuta a Roma, ha affermato che Google in Italia si impegnerà nella creazione di una “Italian Valley” allo scopo di dare la giusta rilevanza in tutto il pianeta al Made in Italy. Il piano d’azione di Schmidt, nella realizzazione del quale si impegnerà in prima persona, prevede 3 punti: portare su internet tutti i prodotti dell’eccellenza italiana; portare la conoscenza del digitale all’interno delle aziende; favorire la crescita della nostra nazione grazie allo sviluppo economico ed all’occupazione soprattutto giovanile. Il Country Director di Google Italy, Fabio Vaccarono, ha precisato che il nuovo ambiente in cui devono muoversi le aziende e i consumatori è proprio la rete. Viviamo, dunque, quella che presso Google è nota come Generation C perché racchiude quattro parole che iniziano con la C: Creation, Curation, Connection e Comunity. Insomma, i quattro principi di base nella condivisione di contenuti e nell’interazione con gli utenti. Ma le opportunità date dal digitale sono infinite e i canali comunicativi numerosissimi e bisogna sapere come muoversi in questo immenso mare che è la rete. La cosiddetta fase di “evangelizzazione” può ritenersi completata, adesso è il momento di passare all’azione. Uno dei mezzi maggiormente diffusi nella promozione dei brand è Youtube. Questo perché sulla piattaforma, che ha 8 anni di vita, ogni minuto vengono caricati un numero elevato di video per un ammontare di 100 ore complessive, mensilmente sono 6 miliardi le ore viste e frequentano il sito 1 miliardo di utenti unici. Questi numeri da capogiro per un’azienda significano un’occasione imperdibile. Secondo AdAge, i 100 Best Global Brands hanno tutti il proprio canale su Youtube. Inolte, secondo la società americana Pixability, che si occupa proprio di video marketing, la crescita di queste aziende è esponenziale con un aumento di circa il 73% di anno in anno. Anche in Italia si sono registrati svariati comportamenti in questa ottica. Infatti, 35 aziende appartententi alla top 50 usano Youtube per diffondere video pubblicitari. Questa scelta, oltre ad avere un impatto maggiore sull’utente, risulta anche più economica rispetto ai costi della pubblicità tradizionale. Non resta, quindi, che aspettare che tutte le aziende inizino a sfruttare a pieno internet, questo potentissimo mezzo di cui nessuno riesce a fare più a meno.


Articolo pubblicato da Giovanni Zappalà


2 gennaio 2014


Redazione CRM Service


© Riproduzione vietata



Google punta sulla promozione del made in Italy