giovedì 2 gennaio 2014

Google punta sulla promozione del made in Italy

google_italiaBisogna partire dal presupposto che ormai viviamo nell’era di Internet. Sono sempre di più le persone nel mondo che hanno accesso a questo servizio, la maggior parte delle quali lo utilizzano parecchie ore al giorno. Per tale motivo si deve porre l’accento sul web marketing, vale a dire la pubblicità sulla rete. Tutte le aziende dovrebbero approfittare di questa opportunità per due motivi principali: facendolo si acquista visibilità mondiale e, al contrario, non facendolo si diventa quasi completamente invisibili. Eric Schmidt, l’Esecutive Chairman di Google, recentemente, in una conferenza tenuta a Roma, ha affermato che Google in Italia si impegnerà nella creazione di una “Italian Valley” allo scopo di dare la giusta rilevanza in tutto il pianeta al Made in Italy. Il piano d’azione di Schmidt, nella realizzazione del quale si impegnerà in prima persona, prevede 3 punti: portare su internet tutti i prodotti dell’eccellenza italiana; portare la conoscenza del digitale all’interno delle aziende; favorire la crescita della nostra nazione grazie allo sviluppo economico ed all’occupazione soprattutto giovanile. Il Country Director di Google Italy, Fabio Vaccarono, ha precisato che il nuovo ambiente in cui devono muoversi le aziende e i consumatori è proprio la rete. Viviamo, dunque, quella che presso Google è nota come Generation C perché racchiude quattro parole che iniziano con la C: Creation, Curation, Connection e Comunity. Insomma, i quattro principi di base nella condivisione di contenuti e nell’interazione con gli utenti. Ma le opportunità date dal digitale sono infinite e i canali comunicativi numerosissimi e bisogna sapere come muoversi in questo immenso mare che è la rete. La cosiddetta fase di “evangelizzazione” può ritenersi completata, adesso è il momento di passare all’azione. Uno dei mezzi maggiormente diffusi nella promozione dei brand è Youtube. Questo perché sulla piattaforma, che ha 8 anni di vita, ogni minuto vengono caricati un numero elevato di video per un ammontare di 100 ore complessive, mensilmente sono 6 miliardi le ore viste e frequentano il sito 1 miliardo di utenti unici. Questi numeri da capogiro per un’azienda significano un’occasione imperdibile. Secondo AdAge, i 100 Best Global Brands hanno tutti il proprio canale su Youtube. Inolte, secondo la società americana Pixability, che si occupa proprio di video marketing, la crescita di queste aziende è esponenziale con un aumento di circa il 73% di anno in anno. Anche in Italia si sono registrati svariati comportamenti in questa ottica. Infatti, 35 aziende appartententi alla top 50 usano Youtube per diffondere video pubblicitari. Questa scelta, oltre ad avere un impatto maggiore sull’utente, risulta anche più economica rispetto ai costi della pubblicità tradizionale. Non resta, quindi, che aspettare che tutte le aziende inizino a sfruttare a pieno internet, questo potentissimo mezzo di cui nessuno riesce a fare più a meno.


Articolo pubblicato da Giovanni Zappalà


2 gennaio 2014


Redazione CRM Service


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